Scusatemi. È molto che non scrivo, ma ora vi chiedo aiuto: forse finalmente sono riuscita a superare quel blocco che da tanto mi affliggeva (anche se, nonostante tutto, mi sembra ancora di proseguire a scatti).
Ho bisogno di voi, chiunque voi siate là fuori che, chissà come, siete capitati qui. Ho bisogno del vostro punto di vista, della vostra opinione. Ve ne sarei davvero grata.
Come si erano trovati non era importante; quello che gli altri avessero pensato al vederli insieme non era importante. L'unica cosa che contasse davvero per loro era quell'intesa particolare e sorprendentemente meravigliosa che li colse alla sprovvista, come una grandinata in tempo di siccità.
Erano due spiriti affini che mai si sarebbero incontrati se non fosse stato per quel destino che, una volta tanto, concede anche un po' di felicità ai suoi malcapitati figliocci.
Conducevano due vite completamente diverse: il giorno e la notte, il dolce ed il salato, un protone ed un elettrone. Però le loro anime erano talmente vicine da percorrere i limiti più estremi dell'universo in direzioni opposte, senza riuscire mai a separarsi.
Se non fosse che si conobbero in maniera differente, si sarebbero di certo incontrati in libreria, tra uno scaffale e l'altro. Probabilmente avrebbero notato la presenza l'uno dell'altra nella stanza e, per qualche sorta di legame inspiegabile, avrebbero continuato a scambiarsi sguardi, cercarsi inconsciamente mentre scorrevano tra le copertine. Magari si sarebbero ritrovati a sfiorarsi le mani mentre, distrattamente, raccoglievano un libro che entrambi, per puro caso, avrebbero trovato interessante; altrimenti avrebbero potuto conoscersi al ripiano dei Grandi Classici o della Beat Generation, scoprendo di trovarsi esattamente di fronte all'altro che, discretamente, cercava di spostare i volumi per vedere meglio la persona dall'altra parte. Questa, questa avrebbe potuto essere una perfetta occasione per il fatidico incontro che cambiò le loro vite.