Finalmente oggi ho chiuso con le sommative e pensare che per i prossimi quattro giorni posso riposare e riprendermi mi fa tirare un sospiro di sollievo.
Gli scritti sono andati bene e gli orali pure, nonostante il panico da "Trip di Ansia" -come dice la mia Profe di filosofia-.
Anche l'otto in spagnolo orale è arrivato, a quanto pare le sono sembrata più sicura e convinta di quello che dicevo. Nostante ciò però non capisco perché il giudizio debba tener conto dell'ansia; se fosse davvero così nella vita comune sarei una reitta della società.
Credo che il mio sangue sia composto da plasma, parte corpuscolata e ansia in percentuale maggiore; se fosse così si spiegherebbero molte più cose. Mi scorre nelle vene, è intrinseca nel mio essere, non me ne posso liberare.
Il mio professore di educazione fisica ci ha chiesto di collaborare alla sua tesi, sinceramente l'idea mi alletta e una mano nella sua materia non mi farebbe male quindi ci penserò su.
Sono giorni un po' strani, ancora non riesco a definirli bene ma più che grigi li definirei neri. Però non neri perché pesanti o brutti, ma di un nero intenso, profondo, che fa riflettere.
Il nero sembra un colore vuoto, piatto a primo impatto invece io sostengo sia l'esatto opposto. Il nero mi sembra volume, contenitore, pienezza, movimento impercettibile all'occhio; mi suona di caos armonico e silenzio allo stesso tempo, quel silenzio che fa quasi rumore.
Ultimamente tendo molto al nero in questo senso.